Comunicazioni

Il biglietto.... Muore il suo piccolo amico Vincenzo, il Papa scrive alla famiglia

Felice Bacco giovedì 16 aprile 2020

“Vorrei – scrive papa Francesco – che arrivino ai suoi genitori i miei sentimenti di condoglianze e la mia vicinanza. Prego per la famiglia. Che il Signore Vi benedica e la Madonna Vi custodisca”.

Non ci sono parole adeguate che possano raccontare la straordinaria bellezza di un gesto semplice, ma di grande impatto emotivo. Protagonista è stato papa Francesco che ha inviato un semplice cartoncino bianco, scritto di suo pugno con inchiostro nero, per confortare una famiglia che ha perduto qualche giorno fa un figlio di quindici anni, Vincenzo. “Vorrei – scrive papa Francesco – che arrivino ai suoi genitori i miei sentimenti di condoglianze e la mia vicinanza. Prego per la famiglia. Che il Signore Vi benedica e la Madonna Vi custodisca”....continua a leggere

 

Papa Francesco incontrò Vincenzo la prima volta, quando si recò a San Giovanni Rotondo e visitò l’ospedale pediatrico a Casa Sollievo della Sofferenza. Vincenzo aveva subìto un delicato intervento chirurgico alla testa per cercare di rimuovere un tumore; aveva accanto a sé la sua famiglia. In quella inaspettata occasione espresse il desiderio, una volta guarito, di incontrare il Papa a Roma chiedendo alla mamma di accompagnarlo per “ricambiare” la visita ricevuta. Il 22 gennaio Vincenzo, accompagnato dalla madre, dal padre, dal fratellino e da un prete amico di famiglia, partecipò all’Udienza nell’Aula Nervi e subito dopo ebbe modo di avvicinarsi e di salutare il Papa. Il Santo Padre si ricordò di lui e lo ringraziò per essere andato a trovarlo nonostante i gravi problemi di salute. Il ragazzo era raggiante.

Purtroppo, il 30 marzo Vincenzo è volato in cielo, stretto tra le braccia della madre. Il Papa è stato subito informato della dolorosa notizia e qualche giorno dopo, il 7 aprile, dalla segreteria pontificia è arrivato alla famiglia il messaggio autografo del Santo Padre, che ha trovato il tempo e sentito la necessità di scrivere semplici parole di consolazione.