Comunicazioni

FRANCESCO E IL PICCOLO VINCENZO

Don Felice BACCO, Canosa di Puglia 18 Aprile 2020

Non ci sono parole adeguate che possano esprimere e raccontare la straordinaria bellezza di un gesto semplice, ma di grande impatto emotivo. Protagonista ne è stato Papa Francesco che non finisce mai di stupire per la profondità del suo magistero e per l’efficacia dei gesti che lo accompagna. Lo vediamo infaticabile, seppure profondamente provato dalla sofferenza di tanta umanità, in questi giorni di emergenza virus: ogni giorno, con la preghiera e con testimonianze concrete, non perde occasione per manifestare la sua vicinanza a tutte le persone e alle famiglie smarrite per incoraggiarle e sostenerle. Davanti a questa grande attività pastorale, che abbraccia ogni continente e ogni nazione, ecco che si rimane umanamente colpiti nel sapere di un cartoncino bianco, scritto di suo pugno con inchiostro nero, inviato per confortare una famiglia che ha perduto qualche giorno fa un figlio di quindici anni, Vincenzo...Continua a leggere

“Vorrei – scrive Papa Francesco – che arrivino ai suoi genitori i miei sentimenti di condoglianze e la mia vicinanza. Prego per la famiglia. Che il Signore Vi benedica e la Madonna Vi custodisca”. Papa Francesco incontrò Vincenzo la prima volta, quando si recò a San Giovanni Rotondo e visitò l’ospedale pediatrico a Casa Sollievo della Sofferenza. Vincenzo era lì perché aveva subìto un delicato intervento chirurgico alla testa per cercare di rimuovere un insidioso tumore; aveva accanto a sè la sua famiglia. Vincenzo in quella inaspettata occasione espresse il desiderio, una volta guarito, di ritornare ad incontrare il Papa a Roma; il Papa accolse senza indugio la sua richiesta e gli disse che lo avrebbe aspettato e accolto volentieri in Vaticano. Quando sembrava che tutto fosse ormai superato, Vincenzo rinnovò alla mamma il proposito di mantenere la promessa fatta al Papa e di accompagnarlo a Roma per “ricambiare” la visita ricevuta. Il ventidue gennaio scorso Vincenzo, accompagnato dalla madre, dal padre, dal fratellino e dal sottoscritto, amico di famiglia, partecipò all’Udienza nell’Aula Nervi e subito dopo ebbe modo di avvicinarsi e di salutare il Papa. Il Santo Padre si ricordò di lui e lo ringraziò per essere andato a trovarlo nonostante i gravi problemi di salute che aveva dovuto affrontare. Il ragazzo era raggiante di gioia: aveva realizzato il suo desiderio! Purtroppo, il 30 marzo Vincenzo è volato in cielo, stretto tra le braccia della madre. Riteniamo che sia bello informare il Papa della dolorosa notizia e qualche giorno dopo, esattamente il 7 aprile, dalla segreteria pontificia arriva presso la cattedrale il messaggio autografo del Santo Padre. Il gesto del Papa, che tra i tanti importanti appuntamenti e complessi interventi pubblici e privati, tra le molteplici celebrazioni e liturgie della Settimana Santa, abbia trovato il tempo e sentito la necessità di scrivere semplici parole di consolazione alla famiglia di Vincenzo, è commovente! In esse è espresso tutto il suo inesauribile ministero ecclesiale di vicinanza ad ogni persona e di condivisione delle “gioie e speranze” dell’umanità, così come, nella Gaudium et Spes, il Concilio delinea  la missione della Chiesa.

Don Felice BACCO, Canosa di Puglia