Comunicazioni

L'epidemia, i timori e l'invocazione di Padre Losito...di mons. Felice Bacco

Mentre aspettiamo che la pandemia sia definitivamente superata, senza minimizzare o ignorare le precauzioni che ci vengono continuamente raccomandate affinchè si possa guardare al futuro con rinnovata e consapevole fiducia, desidero rendervi partecipi di alcuni pensieri, preoccupazioni e stati d’animo, che hanno abitato la mia mente in questi mesi e che hanno lasciato nel mio animo tracce incancellabili. Sono sicuro che ciascuno di noi continuerà a custodire nel segreto del proprio cuore, le difficoltà e le ansie, le preghiere e le invocazioni rivolte a Dio per il bene proprio e delle persone alle quali vogliamo bene.  Confesso che anch’io ho avuto momenti di timore per me e per le tante persone che conosco e per le quali ero preoccupato. ...continua a leggere 

Ogni giorno, davanti all’Eucaristia ho invocato l’aiuto del Signore e mi sono affidato a Lui affinchè allontanasse dalla nostra vita il temuto pericolo e potessimo ritornare alla normalità, alla quotidianità che alle volte in passato ci aveva trovato insoddisfatti, ma che in questi momenti di difficoltà abbiamo rievocato con nostalgia. Mi piace citare ancora una volta le illuminanti parole che il grande scrittore russo Fedor Dostoevskij ci ha lasciato nella Lettera alla signora Von Vizin, pubblicata nell’Epistolario: “ … So’ che in certi momenti di sventura la verità si fa più chiara …”, cioè nei momenti difficili comprendiamo meglio il senso autentico della vita, capiamo quanto siano importanti le persone che amiamo, siamo meglio disposti a discernere nelle nostre scelte quanto c’è di bene e quanto di male, scopriamo la gioia che ci possono donare le rinunce fatte per amore, rispetto alle banalità che spesso ci offuscano la mente disorientandoci.

Nel tempo della pandemia ho temuto e ho pregato molto per gli anziani accolti nell’ Oasi Minerva, per tutti gli operatori, soprattutto alla luce di quanto è successo in diverse Residenze Socio Sanitarie, devastate dal virus da nord a sud; ho seguito con apprensione in modo particolare quanto stava accadendo in una delle nostre strutture residenziali di Canosa, “San Giuseppe”, e alle “Opere Pie Riunite Bilanzuoli-Corsi Falconi-Ciani” di Minervino. Ho già espresso in altre circostanze la mia vicinanza alle famiglie degli anziani che hanno perso la vita (lunedì 1 giugno abbiamo celebrato in cattedrale, insieme alle autorità cittadine, una Santa Messa per loro) e ai responsabili delle due strutture: nonostante gli interventi insieme concordati e l’impegno condiviso per evitare i contagi, purtroppo non sono bastati ad evitare la tragedia. Ne siamo tutti profondamente amareggiati e speriamo che dopo i normali accertamenti siano riaperte al più presto per continuare a garantire il loro prezioso servizio.

Vi confido, in ultimo, che sin dal primo marzo ho invocato l’intercessione del nostro Venerabile Padre Antonio Maria Losito, “…segno luminoso della presenza di Dio in mezzo al Suo popolo e della premurosa cura che ha per i Suoi figli”, come recita la preghiera composta dal nostro Vescovo mons. Luigi Mansi, affinchè custodisse gli anziani e tutti gli operatori della nostra R.S.A, voluta da mons. Francesco Minerva, compianto Arcivescovo Emerito di Lecce, suo discepolo spirituale. Inoltre, ho invocato su “tutti noi - continua la preghiera - che veneriamo la sua amabile figura e le sue virtù e che desideriamo di vederlo un giorno sugli altari, di ricevere quelle grazie che affidiamo alla sua intercessione”. In questa preghiera per la beatificazione di Padre Losito, collocata vicino alla sua tomba in cattedrale, chiediamo anche alla Trinità di Dio che ognuno di noi, accompagnato dall’intercessione del Servo di Dio, accetti con fiducia nella propria vita i Suoi imperscrutabili disegni di salvezza.