“Morte di San Savino”
É la tavoletta smarrita della predella del Boccati da Camerino del 1473, forse presente nella collezione Spiridon a Parigi, che raffigura il dies natalis, il giorno della morte di San Sabino, che costituisce la solennità patronale del Pater Urbis a Canosa di Puglia. Alleghiamo un’immagine in bianco e nero su cui il Boccati ha posato la sua arte e la sua spiritualità.
Alleghiamo alla pittura del Boccati la letteratura del Tortora.
Sanctus Sabinus sanctissime moritur (Testo del Prevosto Tortora, Roma 1758).
Pretiosam Sabini mortem eius sanctissimae vitae plane respondentem, monita & praedictiones ab ipso agoni proximo factas, lacrymas a suis filiis fusas, magnifica funera eidem celebrata plenissime describit noster Anonymus, qui solum de anno, quo mortuus, & de loco, in quo tumulatus fuit Sabinus, dubios nos linquit ita concludens: “Sanctissimus Praesul omnigloria dignus, post quinquaginta ac duos annos, quibus suam sanctam gubernavit Ecclesiam, quinto Idus Februarii ab hac luce migravit ad Dominum”.
San Sabino muore in santità
La preziosa morte di Sabino, corrispondente in tutto alla sua santissima vita, le esortazioni e le predizioni fatte da Lui, prossimo all’agonia, le lacrime profuse dai suoi figli, i solenni funerali celebrati allo Stesso, vengono descritti minuziosamente dal nostro Anonimo, il quale, solo nell’anno in cui è morto e nel luogo in cui fu sepolto, ci lascia dubbiosi così concludendo: “Il santissimo Presule, degno di ogni gloria, dopo cinquantadue anni, in cui ha governato la sua santa Chiesa, nel quinto (giorno ) alle idi di Febbraio, trapassò al Signore.”
Era l’Anno del Signore del 566.
(traduzione a cura di Giuseppe Di Nunno) .
Il quinto giorno alle Idi di Febbraio (13 Febbraio), corriponde al 9 Febbraio, come abbiamo riportato sabato 7 febbraio, in un momento formativo nella classe 2 D, con la collaborazion e della prof.ssa Lia Curci, presso il Liceo Statale Enrico Fermi di Canosa.
Il testo “Preziosam mortem” si ispira al Salmo 115 delle Sacre Scritture: : “Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti”.
Abbiamo riportato un tassello di San Sabino patrimonio culturale e spirituale della Chiesa canosina, del popolo e della città. É un figlio di Canosa, un Vescovo di Canosa, il Patrono della città.
Nella benedizione e protezione paterna rendiamo lode a San Sabino e rendiamo grazie al Signore
nelle radici cristiane della nostra storia e civiltà, nella luce dell’intelletto, nella preghiera dello spirito, nella gioia eterna della santità.
Ricerche storiche a cura del maestro Peppino Di Nunno
Si prega di citare le fonti e l’autore.
Divieto di riproduzione della foto.
N.B. Cerco gentilmente le persone riportate nella fotografia del passato, nella devozione con le candele nella solennità di San Sabino.