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CASA FRANCESCO

“CASA FRANCESCO”, Dedicata al Papa una mensa per i poveri

Preannunciata la sua nascita il 9 febbraio, giorno in cui si ricorda la morte di San Sabino, durante la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, il 5 marzo, mercoledì delle ceneri, ha aperto le sue porte “Casa Francesco”.

La scelta del giorno di inizio delle attività è stata determinata dalla volontà di vivere in maniera concreta soprattutto (ma non solo) la quaresima, offrendo la possibilità, a quanti hanno bisogno, di consumare un pasto caldo giornaliero.

La “casa” è dedicata a Papa Francesco perché dall’inizio del Suo pontificato, continuamente esorta tutti a stare dalla parte dei poveri e a concepire la chiesa come un “ospedale da campo”, che cerca di curare le ferite procurate dalle difficoltà della vita.

Casa Francesco nasce dall’impegno di tutte le Comunità parrocchiali di Canosa che, oltre ad offrire un servizio di distribuzione viveri e di indumenti presso le varie parrocchie che costituiscono la zona pastorale, ora hanno reso possibile la realizzazione di una mensa comune.

La sede è inglobata nella struttura dell’Asilo Minerva (alle spalle dell’ingresso principale, in piazza Caporale) e ha visto subito l’impegno entusiasta di un numero considerevole di volontari, organizzati in turni quotidiani di servizio (in cucina, servizio tavoli, accoglienza).

Tutte le sere, dalle ore 18.30 alle 19.30, viene distribuito e consumato presso la sede: un primo, il secondo con contorno e frutta a tutti coloro che ne fanno richiesta. Attualmente sono, mediamente, una quarantina coloro che usufruiscono di questo servizio, quasi tutti italiani.

Il clima che si è istaurato tra tutti coloro che frequentano “Casa Francesco”, è di grande cordialità e discrezione: veramente si respira, a detta di tutti, un atmosfera di grande solidarietà.

C’è anche un grande coinvolgimento da parte di diversi imprenditori e privati cittadini che, da subito, non hanno mai fatto mancare gli alimenti necessari per il funzionamento della mensa.

“Casa Francesco” non fa solo bene a chi ha bisogno di sostegno, in questo momento generale di difficoltà, ma è sicuramente un ulteriore stimolo a crescere nella cultura del volontariato: è proprio vero che donando si riceve!