Fonseca Cittadino Onorario di Canosa...

CANOSA. La rilevanza internazionale e l’alto livello storico-culturale del convegno di studi di quattro anni fa, rappresentati fisicamente dalla partecipazione di relatori provenienti da diversi Paesi europei e da una platea attenta e qualificata di esperti e studiosi italiani e stranieri, hanno avuto un seguito, di uguale portata, nella presentazione del volume sugli Atti di quella indimenticabile kermesse culturale. E’ stata la bellissima Cattedrale di San Sabino, stracolma di gente, la location scelta per ospitare la presentazione dei risultati di quel convegno internazionale di studio nella ricorrenza del nono centenario della morte di Boemondo I D’Altavilla (1111-2011 ). Intitolato: “Boemondo I di Altavilla, un Normanno tra Occidente e Oriente”, l’evento è stato promosso dal “Comitato Boemondo 2011”, nato su progetto della sezione locale della Società di Storia Patria, presieduta da Pasquale Ieva. Il meeting internazionale di quattro anni fa, ideato dallo stesso Comitato, si svolse sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e fu patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Università degli Studi di Bari e di Foggia, dalla Società di Storia Patria per la Puglia, dalla Regione Puglia, dalla Provincia Bat, dal Comune di Canosa, dalla Basilica Cattedrale di San Sabino, dalla Fondazione archeologica canosina, dal Comune francese di Hauteville-le-Guichard, dal Consolato generale Repubblica Federale di Germania, dal Comune lucano di Venosa e si avvalse della collaborazione delle locali associazioni “F i d ap a ” e “D ro m o s. i t ” e dell’”Au f i d u s ” di Barletta.

Dello straordinario personaggio di Boemondo I di Altavilla, figlio di Roberto il Guiscardo e di Alberada di Buonalbergo, fattosi crociato e divenuto Principe di Antiochia, Canosa conserva il suo Mausoleo, all’interno del quale, durante l’incontro, sono stati ricollocati (custoditi in un sarcofago insieme ad una pergamena per ricordare lo storico evento) i resti mortali dell’av ve n t u ro s o principe normanno, studiati ed analizzati dopo il ritrovamento e conservati per anni nella Cattedrale di San Sabino.

Alla iniziale celebrazione della Santa Messa, è seguita l’esecu - zione musicale: “Boemondo alla prima crociata”, marcia trionfale

di Giacomo Tartaglia (1882); partitura per banda ricostruita e revisionata dal maestro Salvatore Sica, eseguita dall’orchestra di fiati “G. Ve rd i ”, diretta dal maestro Giuseppe Lentini.

L’apertura dei lavori è stata curata da Pasquale Ieva, presidente del “Comitato Boemondo 2011”, da mons. Felice Bacco, parroco della Basilica Cattedrale di San Sabino. E’ intervenuto Pasquale Cordasco, direttore del Centro Studi normanno-svevi presso l’Università degli Studi di Bari. Relatore è stato Francesco Sportelli dell’Università degli Studi della Basilicata.

Ha chiuso i lavori Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, al quale il sindaco Ernesto La Salvia ha conferito la cittadinanza onoraria della Città di Canosa di Puglia, riconoscendogli il merito di “essersi occupato a lungo, nell’ambito della sua

intensa attività di ricercatore, della storia della nostra città, soprattutto in relazione alla sua storia

medievale e alla gloriosa vicenda della Chiesa canosina”.

La manifestazione è stata un’occasione straordinaria per riscoprire la figura di Boemondo I Di Altavilla, entrata nella storia a pieno titolo per le sue gesta eroiche e che ha voluto legare la sua vita e

la sua morte alla città di Canosa. Il Mausoleo edificato in città per conservare le sue spoglie mortali rappresenta lo storico legame che unisce e continuerà a legare in maniera indissolubile il principe normanno all’antica città dauna.  

“La identità di un popolo è memoria: non può una città conservare la sua identità – ha ribadito il prof. Cosimo Damiano Fo n s e c a – se non mantiene vivo il ricordo delle sue radici e della sua storia”. Eventi come quello celebrato ieri l’altro, permettono alla comunità cittadina di riappropriarsi del suo passato, della importanza della sua storia, e quindi maturare la consapevolezza di essere custode di monumenti, che potrebbero determinare uno sviluppo anche economico del territorio. “Durante la manifestazione –ha sottolineato mons. Felice Bacco- si è percepito nei volti dei numerosi presenti la soddisfazione di essere eredi di un grande passato e di una storia che non può essere solo scritta sui libri, ma che deve essere viva nella memoria, affinchè

possa ispirare le scelte e la vita della comunità: una comunità che, consapevole delle sue potenzialità, guarda con serenità e responsabilità il suo futuro”.

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Nome File 5 GIUGNO 2015 CANOSA Fonseca cittadino onorario.pdf Dimensione File 204 Kilobytes Tipo File pdf (application/pdf) Caricato il Saturday, 06 June 2015 Autore Domenico Zagaria