Dopo il positivo periodo estivo e l'inaspettato successo di pubblico e di gradimento per la nuova esposizione ''Inseguendo il mito: paesaggi e viaggiatori del settecento ed ottocento a Canosa tra opere di grafica , rare pubblicazioni antiche con un accenno al futuro", il Museo dei Vescovi si prepara alla stagione delle nuove mostre e dei nuovi allestimenti. La società "OmniArte.it", responsabile della curatela di Palazzo Fracchiolla Minerva , ha già stretto accordi con collezionisti privati ed artisti, al fine di offrire una stagione....
autunnale ed invernale di notevole spessore. "Come sempre, è giunto il momento-dice Sandro Sardella, presidente della "OmniArte" e curatore del Museo dei Vescovi, di effettuare una serie di cambi e di trasformazioni nelle sale di Palazzo Fracchiolla Minerva . Questo è poi un anno decisamente particolare. Dopo un avvio complesso, con il direttore mons. Felice Bacco, abbiamo deciso di ampliare notevolmente l'offerta della nostra struttura.
Due saranno i cambiamenti di sala notevoli: una rinnovata sezione medievale, in cui il patrimonio artistico e pergamenaceo normanno e svevo/angioino,sarà esposto in maniera ancora più fruibile con una fortissima attenzione per le nuove tecnologie grafiche; una nuova sala della quadreria, in cui le opere saranno disposte con una illuminazione decisamente differente e con l'introduzione di "old masters", ossia di grandi maestri e relative scuole, che proietteranno questo ambiente del Museo in un contesto decisamente più nazionale". Si rinnovano importanti e fattive collaborazioni con istituzioni pubbliche e private. Oltre al Comune di Canosa, si rinnova il sostegno dell'azienda "Farmalabor" di Sergio Fontana, a cui si affiancano pregevoli partner, quali Confindustria Bat, Conf Cooperative oltre a Feder Cultura e l'Associazione di imprenditori canosini. "Abbiamo pensato di coinvolgere ulteriormente gli imprenditori del territorio al fine non solo di sensibilizzare verso le potenzialità storico/artistiche della città, ma ripartire proprio dall'impulso produttivo ed imprenditoriale per rendere sempre più fruibili e rotative queste opere d'arte, che richiedono innanzitutto interventi di studio e di approfondimento. Tra le indiscrezioni che desideriamo comunicare anticipatamente è la scoperta con relativa prossima esposizione di un curioso documento cinquecentesco che si riferisce ad un periodo piuttosto oscuro e ad un feudatario della famiglia genovese dei Doria oltlre ad una pregevole e rarissima scrittura quattrocentesca di scuola fiorentina", informa Valentina Pelagio, responsabile curatrice della sezione libraria e pergamenacea. Ma non solamente arte antica.
La galleria espositiva sottostante vedrà a breve una risistemazione per l'esposizione di opere d'arte modemo- contemporanee e fotografiche. A parlarne è Michela Cianti, responsabile curatrice del reparto Arte del Museo:"L'idea èquella dì trasformare sempre più gli ambienti sottostanti di Palazzo Fracchiolla in una galleria d'arte sia temporanea che permanente, per via delle acquisizionì che il Museo progressivamente sta compiendo e compirà. Si parte con Piero Fabris: artista di eccezionale e colta levatura, scrittore poliedrico e richiesto critico d'arte per poi proseguire con una retrospettiva dedicata a Franco Fossa. Maestro del Realisrno Esistenziale, Accademico di Brera, allievo di Marino Marini e Giacomo Manzù è considerato tra i più grandi scultori moderni. Si prevedono collaborazioni importanti con Maestri d'arte del calibro di Salvatore Lovaglio sino a contemplare anche la fotografia di deciso impatto cinematografico". Proposte varie e variegate che si affiancano a donazionì di famiglie private al Museo.
"Vogliamo profondamente ringraziare- ha aggiunto mons. Felice Bacco,direttore del Museo dei Vescovi- i donatori e collezionisti privati per il loro desiderio di contribuire sia al successo espositivo del Museo che alla spiccata volontà di rendere pubblico e fruibile, attraverso il Museo, un patrimonio che altrimenti rimarrebbe esclusivamente privato. In tal senso si ringrazia per le molteplici collaborazioni Pasquale Ieva, collezionista e conoscitore estremamente raffinato di Storia Patria; la famiglia Milano di Roma per aver donato al Museo ai fini espositivi, una preziosa serie di tessuti ottocenteschi e di primo novecento in parte esposti nella ricostruzione dell'appartamento storico; Lidia Bufo per la donazione di quattro preziose gouache ottocentesche col tema della musica classica e dell'opera, in particolar modo l'Otello; infine si ringrazia la famiglia Germinario per aver donato al Museo alcuni oggetti pregevoli, tra cui spicca una scultura del celebre scultore napoletano Vincenzo Gemito, tramutata in lampada, dal titolo "ll piccolo spazzacamino".lnsomma una serie di trasformazioni importanti che vedranno la luce a partire dalla fine del corrente mese di settembre". Per rimanere aggiornati basta seguire il profilo Facebook Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerrva o contattare i curatoli al 377/2999862.
di ANTONIO BUFANO
articolo pubblicato giovedì 20 Settembre 2018 sul giornale