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l CANOSA. «La vera gioia»: è stato questo il tema della «tre giorni » realizzata in cattadrale con mons. Marco Frisina. E vera gioia ha suscitato in tutto il numeroso pubblico che ha affollato la cattedrale di san Sabino.
Venerdì, mons. Frisina, stimolato e provocato dalle domande del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Paolo Pinnelli, ha comunicato «cose semplici » ma di una profondità straordinaria; sottolineando, tra gli altri, che «il contrario della gioia è la tristezza, l’insoddisfazione.

Si possono possedere tante cose, ma non essere felici, perché il cuore non è mai sazio di possedere. Il dolore, il sacrificio - ha detto mons. Frisina - ci tempra, donandoci la capacità di andare alla verità, a ciò che veramente conta nella vita: l’amore. La gioia nasce dall’amore».
I giovani presenti non hanno smesso neanche un attimo di guardare il volto gioioso di Mons. Frisina, anzi, don Marco come solitamente ama farsi chiamare, perché le sue parole miravano dritte al loro cuore.
Sabato sera, il Concerto, con musiche composte e dirette da mons. Frisina, insieme a musiche composte e dirette dal maestro Salvatore Sica. «Il livello artistico è stato veramente alto, suscitando nei presenti emozioni forti - racconta don Felice Bacco - Mons. Frisina ha alle spalle una produzione artistica eccezionale: ha scritto oltre cinquecento canti, composto una quarantina di colonne sonore per film e realizzato una trentina di oratori. Veramente un grande genio della musica».
Ed anche il maestro Sica, tra i più stretti collaboratori di don Marco, ha al suo attivo diverse composizioni, musiche da film, raccolte di canti per la liturgia con testi del parroco della cattedrale di Canosa, don Felice Bacco. I due maestri compositori si sono alternati nella direzione di coro ed orchestra proponendo i canti da loro composti.
Particolari emozioni e vera gioia interiore hanno suscitato la splendida esecuzione di «Pacem in terris», «Totus Tuus», «Sei Dio, Tu sai che ti amo», «La vera gioia», «Resta con noi» e il «Canto del mare».
Grande entusiasmo e allegria ha suscitato l’esecuzione di «Preferisco il Paradiso», tratto dall’omonimo sceneggiato televisivo trasmesso da Rai1 su san Filippo Neri.
L’esecuzione dei brani è stata introdotta dalla spiegazione degli autori che hanno offerto la chiave di lettura e il filo logico che legava le composizioni. Meravigliosa la performance dell’Orchestra della Valle dell’Ofanto, che ha eseguito con dovizia di fraseggi il ricco repertorio eseguito dalla “Polifonica della Cattedrale di san Sabino” e dalla “Polifonica Il Gabbiano” di Barletta, preparata dal maestro Gianluigi Gorgoglione. «Bisogna essere grati a tutti i coristi, per il loro volontariato culturale - conclude don Bacco - un servizio, il loro, fatto di tante ore di prove, vissute nella discrezione e con la tenacia di chi, pur non essendo professionista, tende a offrire il meglio di sè».
Apprezzatissimi solisti del concerto sono stati il tenore Sebastiano Giotta e il soprano Lucia Diaferio Azzellino.
Il folto pubblico che ha gremito la cattedrale fino alla fine della replica di «Preferisco il Paradiso », ha cantato con il coro, in conclusione di una «tre giorni» indimenticabile per l’alto il livello delle musiche eseguite, la grande la professionalità dei due compositori e la preparazione delle due Polifoniche. Domenica, mons. Frisina ha presieduto una solenne Celebrazione Eucaristica in cattedrale chiudendo un evento realizzato grazie all’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Andria, all’Associazione IDAC (Imprenditori d’Arte e Cultura) presiduta da Antonella Germinario, al Museo dei Vescovi e ai vari sponsor.

articolo pubblicato martedì 13 giugno 2017 sul giornale

 

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