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Caricato il Saturday, 19 September 2020
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la Parola della domenica_XXV DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 20 Settembre 2020

Carissimi Amici, in questa domenica Gesù ci aiuta a comprendere quanto la sua logica supera la nostra, molto limitata e imprigionata nei nostri poveri schemi umani. Nella vigna del Signore c’è posto per tutti e a ogni ora. La nostra stessa vita deve essere vissuta come vigna che ci è affidata per essere curata e renderla in grado di portare molto frutto. Ci è richiesto di mettere da parte la gelosia, l’invidia e la mormorazione, per riconoscerci tutti operai nella Vigna del signore. Per questo è necessario interrogarci: “Siamo tutti pronti e disposti a riconoscerci tra gli operai che hanno accettato l’invito del Signore?” Carissimi, riconoscersi tra i chiamati alla salvezza, che il Signore offre a tutti, deve renderci disponibili ad accogliere ogni chiamata, anche la meno gratificante, la più difficile e dolorosa. Apriamo mente e cuore alla voce del Maestro e Signore.

 Santa domenica 

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Caricato il Saturday, 12 September 2020
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la Parola della domenica_XXIV DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 13 Settembre 2020

Carissimi Amici, Pietro chiede a Gesù: Quante volte devo perdonare? Settanta volte sette. Sempre. In Cristo l’uomo è un perdonato. Il debito gli è stato rimesso, la sua condanna cancellata. Il Padre ormai ci vede in Cristo: figli giustificati. Il mio peccato può ancora indebolire il mio rapporto filiale con il Padre, ma non può eliminarlo. Questa è la novità portata da Cristo e quindi anche il perdono umano deve adeguarsi ai parametri divini, essere misericordiosi come il Padre. Se il Padre guarda l’uomo come perdonato in Cristo, io non lo posso guardare come un condannato. Se il Padre ci accoglie in Cristo così come siamo, l’accoglienza benevola diventa un bisogno della vita, una beatitudine. La comunità cristiana non pretende di essere una società di perfetti, ma vuole essere un luogo di perdono, una società di perdonati che ogni giorno gusta la gioia della benevolenza paterna e desidera renderla manifesta nel perdono reciproco.

Santa domenica 

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Caricato il Saturday, 05 September 2020
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la Parola della domenica_XXIII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 6 Settembre 2020

Carissimi Amici, “Dio non vuole che neppure uno di questi piccoli si perda”. È il monito di questa domenica, rivolto a chi dirige la comunità, di non escludere nessuno, senza prima aver tentato ogni mezzo per correggerlo dal suo errore o dal suo peccato. Niente, infatti, è più delicato della correzione fraterna. Tutti dobbiamo preoccuparci di salvaguardare la dignità della persona del fratello. Va ricercata e salvaguardata sempre la comunione. Se il fratello persiste nell’errore, si autoesclude dall’assemblea dei credenti, non è la Comunità ad allontanarlo, essa terrà sempre le porte aperte. La Chiesa è Madre.

Santa domenica 

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Caricato il Saturday, 29 August 2020
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la Parola della domenica_XXII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 30 Agosto 2020

Carissimi Amici, dopo aver fatto la suo professione di fede, Pietro scopre la vera identità di Gesù: è il Cristo, la realizzazione dell’attesa del suo popolo. Pietro però interpreta la missione di Gesù in termini politici. Gesù però è il Messia che andrà a Gerusalemme per soffrire, essere messo a morte e risorgere il terzo giorno. Pietro non accetta tutto questo; ecco il motivo delle parole di Gesù: “Va dietro a me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”. E’ sulla croce che Gesù rivelerà l’ultimo ritratto di Dio nel dramma della misericordia che vince il peccato, dell’amore che supera la morte e della fedeltà divina che cancella il tradimento. Chi avrebbe mai immaginato che Dio sarebbe intervenuto nella nostra storia in questo modo? Mettiamoci dietro Cristo e impareremo a fare la volontà del Padre.
Santa domenica

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Caricato il Saturday, 22 August 2020
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la Parola della domenica_XXI DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 23 Agosto 2020

Carissimi Amici, in questa domenica Gesù pone ai suoi discepoli una domanda: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Le risposte che ne scaturiscono sono varie e rispecchiano il contesto culturale nel quale essi vivono. E sono certo che se noi, oggi, rispondessimo a questa domanda, le risposte non sarebbero diverse, anch’esse rispecchierebbero il contesto culturale in cui viviamo. Ma la domanda che sta a cuore a Gesù è la seconda: “Voi chi dite che io sia?”. E dinanzi ad essa non contano più le opinioni del pensare comune. È la domanda che ci “costringe” a dare una risposta personale. Gesù lancia una sfida a ogni uomo e a ogni donna direttamente e personalmente: “Tu, chi dici che io sia?”. Bellissima è la risposta di Pietro :“Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. Una risposta piena di fede. Chiediamo al Signore che anche i nostri cuori possano rispondere alla sua domanda con la stessa professione di fede di Pietro. È la fede della Chiesa e che noi ci gloriamo di professare in Cristo Gesù, unico nostro Signore e Salvatore.

Santa domenica 

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Caricato il Saturday, 15 August 2020
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la Parola della domenica_XX DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 16 Agosto 2020

Carissimi Amici, Dio viene a noi, ma noi non sempre gli andiamo incontro. Si manifesta in molti modi diversi, ma non sempre viene riconosciuto e accolto dal suo popolo. A volte, tuttavia, viene accolto in luoghi e modi sorprendenti. Nel Vangelo di oggi, vediamo Gesù partire verso un luogo inatteso: la regione fra Tiro e Sidone, abitata da pagani. Il suo arrivo non passa inosservato: gli va incontro una donna cananea, qualcuno, dunque, che non apparteneva ad Israele. La donna è spinta verso Gesù dai suoi bisogni, non dalla fede. Quali siano i suoi bisogni e quali quelli della figlia è chiaro, tanto più che la donna li esprime a gran voce, con una violenta insistenza: implora la pietà di Gesù, grida perché egli la aiuti e, soprattutto, non desiste. La donna, tuttavia, non esprime solo e soprattutto i propri bisogni: riconosce, infatti, Gesù come Signore, come figlio di Davide. Il suo grido di disperazione si purifica diventando preghiera.

Santa domenica 

Caricato il Saturday, 15 August 2020
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ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (MESSA DEL GIORNO) – SOLENNITÀ

Carissimi Amici, celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.

Santa festa a tutti

Caricato il Saturday, 08 August 2020
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la Parola della domenica_XIX DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 9 Agosto 2020

Carissimi Amici, il Vangelo di questa ci fa capire come la paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d’amore. Infatti anche noi, come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino.
Egli è il Dio-con-noi, il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici. La sua salvezza è vicina a chi lo teme; anche quando ci sembra di essere su una barca a “qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario”, egli non è mai lontano da ognuno di noi.
Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l’eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi. Cristo dice ad ognuno di noi: “Vieni”. Per rispondere e per andare a lui dobbiamo attraversare le acque della prova. Per superare la paura si deve seguire l’esempio di Gesù: “Salì sul monte, solo, a pregare”. La fede si rafforza con la preghiera.
Santa domenica
Caricato il Saturday, 01 August 2020
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la Parola della domenica_XVIII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 2 Agosto 2020

Carissimi Amici, nel Vangelo di questa domenica Gesù apprende la terribile notizia della morte di Giovanni Battista. Ne resta profondamente colpito, e desidera rimanere solo. Ecco il motivo per cui prende una barca e va sul lago. Ma la folla lo segue; appena Gesù si accosta sull’altra riva, essa è già là: malati e sofferenti, quanto hanno bisogno di un Salvatore. E Gesù non si sottrae. Le ore passano e gli apostoli si preoccupano. Essi vogliono che Gesù mandi via la folla. Tuttavia Gesù assume la propria responsabilità. Non vuole lasciare partire nessuno a pancia vuota. Egli dà senza fare conti, generosamente. Solo Dio può dare senza diventare povero. Gesù dà come lui. Egli dona se stesso, ed esige da coloro che vogliono essere dei suoi: “Date loro da mangiare”; dividete il poco che avete, cinque pani, due pesci. “Date tutto”, e gli apostoli fanno la loro distribuzione. È Gesù che offre, i suoi apostoli che offrono, una Chiesa che offre se stessa. Doniamo anche noi e Dio si donerà a noi

Santa domenica

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Caricato il Saturday, 25 July 2020
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la Parola della domenica_XVII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 26 Luglio 2020

Carissimi Amici, Gesù prosegue il suo insegnamento sul Regno di Dio servendosi delle parabole. Esso è ciò che si cerca nel profondo del cuore. È come un tesoro di cui si scopre l’esistenza. È come la perla delle perle che il mercante ha cercato per tutta la sua vita. Per raggiunge l’obiettivo,bisogna impegnarsi personalmente, essere pronti anche a sacrificare tutto. Infatti daremmo tutto per possederlo, se comprendessimo pienamente il valore di questo Regno che ci è donato. Dinanzi a Cristo tutto diventa privo di valore perché è Lui il tesoro nascosto, è Lui la perla preziosa. Apriamo il nostro cuore alla generosa accoglienza del Regno.

Santa domenica

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Caricato il Saturday, 18 July 2020
Modificato il Saturday, 18 July 2020
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la Parola della domenica_XVI DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 19 Luglio 2020

Carissimi Amici, Gesù in questa domenica, attraverso le parabole sul Regno dei Cieli, ci aiuta a comprendere che per entrare nel Regno di Dio bisogna essere disposti a cambiare il nostro modo di agire e di pensare. Solo così possiamo essere collaboratori di Dio, che è paziente e da a tutti un tempo per la conversione. Il granello di senape e il pizzico di lievito sono poca cosa, ma in se già portano la potenzialità dell’albero e del pane. Apriamo ancora una volta il nostro cuore alla Parola di Dio, perché anche in noi e attraverso di noi si realizzi il suo Regno.
Santa domenica
Caricato il Saturday, 11 July 2020
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la Parola della domenica_XV DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 12 Luglio 2020

Carissimi Amici, la parabola del Seminatore di questa domenica ci ricorda che la Parola di Dio è sempre efficace, la differenza la fa il terreno, cioè lo stile con la quale la accogliamo. Spesso dinanzi ad essa restiamo incerti, dubbiosi, incostanti. Perché la Parola, sia accolta, germogli e porti frutto, il terreno della nostra esistenza deve essere generoso. Come sempre la scelta è nostra; a noi la decisione di essere terreno fertile per portare frutto, oppure ottusi e chiusi restando sterili. Ancora una volta il Signore ci interpella ed esige una risposta.  
Santa domenica
Caricato il Saturday, 04 July 2020
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la Parola della domenica_XIV DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 05 Luglio 2020

Carissimi Amici, sappiamo tutti che la preghiera è un’azione di grazie a Dio. E in questa domenica è proprio Gesù ad insegnarcelo. Nel Vangelo odierno Gesù loda il Padre per ciò che compie; per come i piccoli, accogliendo il suo messaggio, accettano di essere amati, al contrario dei dotti e dei sapienti che, pieni di se, chiudono il loro cuore all’Amore. Siamo tutti invitare ad assomigliare ai bambini, per provare la gioia di sentire su di noi la dolce carezza che il Padre, attraverso suoi Figlio Gesù, ci dona. A chi è come loro Gesù riserva rivelazioni più grandi e quanti vivono la preghiera con cuore libero fanno esperienza dell’amore di Dio, anzi, di Dio stesso. Vinciamo le nostre resistenze e apriamo il nostro cuore al Signore, innalzando a lui la nostra filiale e fiduciosa preghiera.
Santa domenica
Caricato il Saturday, 27 June 2020
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la Parola della domenica_XIII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 28 Giugno 2020

Carissimi Amici, il Vangelo di questa domenica ci provoca, in quanto tocca i nostri legami familiari. Le parole di Gesù sono un chiaro invito a non anteporre nulla all’amore per Lui. Mettendo Cristo al primo posto nella nostra vita è la condizione necessaria per vivere bene le nostre relazioni familiari e di amicizia. Cristo ci ha resi capaci di amare e ci vuole persone cordiali. A lui, quindi, il primato del nostro amore, e con esso avremo come famiglia tutti i fratelli e le sorelle in Cristo. Quindi, carissimi, non c’è altro modo per seguirlo che donarsi totalmente a lui; e chi si dona totalmente a Cristo non perderà la sua ricompensa.
Santa domenica

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Caricato il Saturday, 20 June 2020
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la Parola della domenica_XII DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)_ 21 Giugno 2020

Carissimi Amici, riprendiamo le domeniche del tempo ordinario. Tutto quello che Gesù ha detto all’orecchio, di nascosto e privatamente, sarà predicato pubblicamente sui tetti dei paesi e delle città del mondo intero. Dopo la discesa dello Spirito Santo, gli apostoli hanno cominciato ad annunciare il Vangelo, con chiarezza e coraggio, quando hanno aperto le porte del cenacolo e sono andati verso gli estremi confini della terra. Nonostante l’opposizione incontrata, il Vangelo è stato fatto conoscere sempre di più e sempre meglio e, quando la fine del mondo sarà ormai prossima, l’umanità tutta ne sarà a conoscenza. Gesù dice anche: “Non temere nessuno se non Dio. Non è la morte la più grande sventura, ma la dannazione”. Noi dobbiamo superare la paura della morte, così come le persecuzioni e le difficoltà di ogni giorno, mediante la fede nella divina Provvidenza, che protegge anche il più insignificante fra gli uccelli: il passero. La cosa più bella che l’uomo possa fare sulla terra è di essere testimone di Gesù. Anche se il martirio non è il destino di tutti i suoi discepoli, ognuno deve sempre e dovunque riconoscere la sua appartenenza a Cristo, con le parole e le azioni, la vita e il comportamento.
Santa domenica
Caricato il Saturday, 13 June 2020
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la Parola della domenica_DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (Anno A)_ 14 GIUGNO 2020

Carissimi Amici, oggi festeggiamo il sacramento dell’Eucaristia che Gesù ci ha lasciato come segno della sua presenza, del suo sacrificio sulla croce e della vita eterna di cui ci ha reso partecipi. La realtà del dono del Padre alla nostra umanità si è sempre espressa sotto forma di corpo fatto di carne e sangue, che soffre e muore sulla croce. Ed è questo corpo ferito che risorge che Gesù dà da vedere e da toccare agli apostoli. Ma suo corpo è anche la Chiesa di cui lui è la testa e noi le membra. Il corpo sacramentale dell’Eucaristia nutre coloro che lo mangiano: “Prendete e mangiate: questo è il mio corpo!”. “Io sono il pane”, chi non mangia di questo pane non avrà la vita. Ecco perché noi oggi celebriamo la realtà umana e divina del Verbo fatto carne e anche quella del corpo risorto. Cristo ci dona davvero quanto promesso. Attraverso lui, siamo concretamente in comunione con il Padre. Carissimi, “Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli”, accogliamolo e nutriamoci di esso: è per noi vita, forza e salvezza.
Santa domenica
Caricato il Saturday, 06 June 2020
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la Parola della domenica_DELLA SANTISSIMA TRINITA' (Solennità) (Anno A)_ 7 GIUGNO 2020

Carissimi Amici, celebriamo e adoriamo la Santissima Trinità. A volte ci immaginiamo un “Dio” lontano, astratto, soprattutto quando ci accostiamo alla dottrina della Trinità. E invece, l’essere concretissimo di Dio è comunione che liberamente si effonde. Anzi, ci chiama a varcare la soglia della sua vita intima e beatificante. Non riusciamo a capire perché Dio si sia interessato di noi: più di quanto, forse, noi ci interessiamo a noi stessi. Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio per offrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente e per amore. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”. Cristo non si impone. Non ci costringe ad accettarlo. Si consegna alla nostra decisione. Possiamo passare accanto al Signore Gesù che muore e risorge, senza degnarlo di uno sguardo nemmeno distratto. E, tuttavia, non possiamo fare in modo che egli non esista come il Dio fatto uomo che perdona e salva. Egli si rivela come colui che ha suscitato in noi tutte le attese più radicali e colma queste attese. Questa è la redenzione, questa è la grazia che ci dona lo Spirito, che abita in noi e ci conforma al Signore Gesù. Ecco allora che la vita nuova, che ci viene donata, apparirà in tutta la sua gloria. Inizia ora e qui, ed è la “vita eterna”.

 Santa domenica

 

Caricato il Friday, 29 May 2020
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la Parola della domenica_DI PENTECOSTE (Anno A)_ 31 MAGGIO 2020

Carissimi Amici, con la domenica di Pentecoste termina il tempo pasquale. Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è la Persona divina che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi. Nell’insegnamento e nell’opera di Cristo, nulla è più essenziale del perdono. Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dell’amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo così trionfare la misericordia e l’amore. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana. Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!
 
Santa domenica
Caricato il Saturday, 23 May 2020
Modificato il Saturday, 23 May 2020
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la Parola della domenica_dell'ASCENSIONE DEL SIGNORE (Anno A)_ 24 MAGGIO 2020

Carissimi Amici, il Signore risorto è ritornato nella Galilea pagana. È qui che egli aveva cominciato ad annunciare la conversione e il Vangelo del Regno; è qui, luogo di frontiera, che egli aveva dato appuntamento ai suoi discepoli, che si erano dispersi quando egli, il pastore, era stato ferito. È ritornato sui luoghi dell’inizio, per dare loro la pienezza: il Risorto è la luce decisiva che rischiara tutti coloro che camminano nelle tenebre e nell’ombra della morte. Egli ha convocato i discepoli su una montagna, come all’inizio li aveva condotti sulla montagna, quando parlò loro per annunciare la via della felicità del regno dei cieli. Il Risorto è su questa montagna in Galilea, che simboleggia l’incontro tra il cielo e la terra, dichiarandosi, solennemente, come colui che ha ricevuto tutta l’autorità nei cieli e sulla terra.
Da questa montagna egli invia i discepoli a battezzare nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Rinnoviamo anche noi, oggi, l’obbedienza al suo comando missionario.
 
Santa domenica
Caricato il Saturday, 16 May 2020
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la Parola della domenica_VI DI PASQUA (Anno A)_ 17 MAGGIO 2020

Carissimi Amici, “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. L’uomo vive d’amore dal suo primo respiro fino all’ultimo. Amato, si sente protetto ed accettato. Amando, sente di appartenere e trova un senso ad offrirsi. Poiché l’amore non può restare chiuso nel suo cuore; esso pervade il quotidiano. L’amore che si porta all’uomo spinge ad impegnarsi. L’amore che si porta a Dio si manifesta nella considerazione che si ha dei suoi comandamenti. Le conseguenze dell’amore che si porta a Dio possono prendere l’aspetto di un lavoro, perfino di una lotta. Lavoro e lotta sembrano spesso esigere troppo dall’uomo e superare le sue forze. Egli vede le sue debolezze ed ha voglia di rinunciare, ma quando lavoro e lotta sono le conseguenze dell’amore, conferiscono all’esistenza un respiro profondo. Ogni atto di amore, anche quando sembra minimo assume un significato per l’eternità.
 
Santa domenica